CO2 (titolo provvisorio)
Teatri di Carta
Residenza Polo di Manfredonia (05 – 12 giugno) e Polo di Novoli/Campi Salentina (3-9 luglio)

regia Francesco Campanile
scrittura scenica Tiziana Tesauro
movimenti coreografici Christian La Sala

Ci sono baci che ci rivelano a noi stessi, che fanno saltare un battito, che sgretolano muri. Baci che sono finestre aperte sul mondo, che sanno d’amore e segnano il confine tra l’adolescente che eravamo e l’adulto che saremo. Baci che ci salvano e cambiano il destino. E poi ci sono baci che tolgono il respiro, che spezzano il fiato, che rubano aria succhiando energia, vita, ricordi. Baci tossici che ci sprofondano nel buio, che ci fanno sentire deboli perché hanno il potere di ricordarci quanto siamo vulnerabili. Questa storia inizia con un bacio, con una promessa a doppio nodo, con un patto: anidride carbonica in cambio di ossigeno, gas al posto di aria, buio al posto di bellezza. Quando questa storia inizia, il tempo non ha ancora cominciato a girare vorticosamente, i ghiacciai non si sono ancora completamente sciolti, gli oceani non hanno inondato le città, i fiumi non si sono prosciugati, gli animali non si sono estinti. Tutto può ancora essere. Quando questa storia finisce è la notte del 31 dicembre del 2029, nel cielo stanno esplodendo i fuochi d’artificio e il tempo sembra essersi fermato per sempre. La fame d’aria dell’uomo contemporaneo è lo spunto che dà vita a CO2, il nuovo spettacolo della compagnia Teatri di Carta, che vuole indagare la relazione tra uomo e ambiente ponendo al centro le paure, le debolezze e le vulnerabilità di tutti noi, protagonisti di un tempo che sembra prossimo allo scadere – il 2030 è il limite che l’ONU ha posto per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti – in cui nessuno sembra essere davvero disposto a cambiare se stesso per cambiare le cose.

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