RESIDENZA > 2020
COMPAGNIA > CartiCù
POLO > Manfredonia ( Foggia) 


Eneide

è un lavoro di ricerca di storie antiche, che ci riportano di fronte a noi stessi; un’esplorazione fatta di drammaturgia e musica originali che nascono in un particolare processo creativo, una insieme all’altra, in un dialogo costante che si avvarrà presso il polo di Manfredonia del tutoraggio dei musicisti che collaborano con la compagnia ospitante, della drammaturga Stefania Marrone e del regista Cosimo Severo, che da sempre lavorano curando l’interazione scenica tra parole e musica.
L’idea dello spettacolo nasce come terzo capitolo della trilogia “Eroe e contemporaneo”, che segue “Iliade” realizzato nel 2019 e l’Odissea 2020, in continuità con il progetto triennale “Fuori dal palcoscenico” (nato dal 2017 con l’obiettivo di avvicinare i pubblici al teatro portando gli spettacoli fuori dagli spazi prettamente teatrali al fine di accogliere nuovi fruitori).


Come a proseguo dei precedenti lavori, l’Eneide è l’ultimo capitolo di una trilogia. La rielaborazione del testo Virgiliano, si propone come la chiusa di uno progetto che, attraversando tre classici fondanti del racconto, dipana un filo narrativo, partendo dalla guerra di Troia ( anzi ancor prima, dalle nozze di Peleo e Teti) e giungendo al viaggio dell’esule Enea.
Il principe Troiano, dopo aver combattuto per nove anni una guerra sanguinosa contro gli Achei, fugge dalla sua città ormai in fiamme. E al termine di un lungo viaggio per mare, inseguito dalla vendetta di Giunone, giunge sulle coste Italiane, dove compie il suo destino. Partito, con il vecchio padre Anchise sulle spalle e il figlio Ascanio per mano, Enea arriva da straniero in una nuova terra, fonda una nuova città e dalla sua stirpe nascerà Roma e la nuova civiltà, la nostra!
Enea è il mito del presente, antico e moderno insieme, ci racconta di chi lascia la propria casa portando con se solo la speranza di un futuro migliore, per un figlio, per quello che resta della propria storia, lasciando quanto gli è più caro alle spalle, sapendo che niente resta ormai per lui. Una guerra, ha distrutto tutto quello che erano, e lui porta con se la sua la memoria, caricandosi il vecchio padre sulle spalle e trascinandolo via, per farla vivere lontano, dove un futuro ancora è possibile. Enea, figlio ripudiato di Afrodite, accetta la promessa di un destino migliore al di là del mare, affrontando pericoli e l’ira degli dei, fiducioso che, in un luogo lontano, ci possa essere ancora speranza.

 

I cantori sono sempre loro; l’ Aedo (Giuseppe Ciciriello) e il musico (Piero Santoro) continuano a raccontare, dopo le vicende degli eroi nella guerra di Troia e poi dell’infinito vagare dell’astuto Ulisse, il viaggio del Troiano Enea verso una nuova vita.

 

 

photo: Valeria Mazzo


CartiCù APS nasce nel 2015 con l’idea di promuovere la produzione culturale nel territorio pugliese. Nel 2017 in collaborazione con Giuseppe Ciciriello e Pietro Santoro concepisce il progetto IP – Produzioni Impertinenti– con l’obiettivo di promuovere e produrre un teatro d’autore, con una forte valenza sociale, che coniugasse innovazione e tradizione, musica e narrazione.

Nel tempo Carticù con i due artisti, Giuseppe Ciciriello e Piero Santoro, realizza un consistente repertorio di spettacoli di “teatro di narrazione e musica”, distribuendoli in tutto il territorio nazionale e creando collaborazioni con importanti compagnie e festival teatrali in tutt’Italia.
Il Traìno dei fessi ovvero dietro ogni scemo c’è un villaggio;
Zhoran, storie di zingari e violini;
Pirati;
Peppino e il tesoro dei Briganti (premio EartThinkFestival di Torino);
Iliade;
Odissea;
sono alcuni dei lavori che, messi appunto con ironia e sarcasmo, ma anche con attenzione e riflessione, cercando sempre di indagare le relazioni fra individuo e società, pregiudizio e marginalità, la compagnia ha portato in giro, ogni volta con ottimo riscontro, nelle varie rassegne per il pubblico degli adulti e dei ragazzi.

GIUSEPPE CICIRIELLO
Attore e autore pugliese, nasce a Ceglie Messapica in provincia di Brindisi il 20 febbraio 1979, comincia a Bologna la sua formazione artistica, frequentando i corsi e i seminari organizzati dal Dams, e puoi studiando a bottega con il maestro Carlo Formigoni le tecniche del teatro brechtiano. Approfondendo e concentrando poi la sua ricerca sul teatro di narrazione, scrive vari spettacoli fra cui Zhoran, Il Traino dei fessi, Ilade. Impegnato anche come attore cinematografico conta a suo titolo diverse collaborazioni con importanti autori e registi in tutt’Italia.

PIERO SANTORO
Eclettico e virtuosistico fisarmonicista. Studia musica prima presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce nel corso di Musica Popolare. Il suo repertorio spazia dal folk, al rock, allo ska, al balcanico, all’improvvisazione. Fisarmonicista dei Folkabbestia collabora con diverse formazioni e a diversi progetti artistici e musicali. Il suo incontro con il teatro avviene nel 2003 con il Grande Racconto, spettacolo prodotto da Casarmonica
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