RESIDENZA 2019 >

POLO DEL CENTRO: Teatro Comunale di Ruvo di Puglia
ARTISTA: Alessandra Gaeta/Factor Hill


Nata a Bari nel 1986, diplomata in TeatroDanza nel 2011 presso la Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e in seguito in pedagogia del movimento presso l’associazione Choronde di Roma nel 2016. Ha vinto una borsa di studio presso l’ADF American Dance festival a Durham(NC)USA nel 2012. Nel maggio del 2016 è stata selezionata per il progetto VOLCANO–Coreografia e complessità progetto inserito nell’azione di Anticorpi XL-Network Giovane Danza d’Autore. Ha danzato in ‘MycelialSketches’ di Kate Jewett (SWDA)Festival Fabbrica Europa(2010),Reform Club(Arsenale della danza 2011) di Michele Di Stefano, in‘TheNarrowing’(2013) a Durham NC (USA) nella compagnia Archipelago Theater diretta da Ellen Hemphill, in ‘Studio sulla purezza’ di Angelo Petracca all’interno del DAB Danza a Bari(2017) e vetrina Anticorpi XL festival Ammutinamenti (2017). Lavora con la compagnia Sonenalè da dicembre del 2016 per laproduzione ‘Familia/Familie’. Tra le sue creazioni ‘Dita di Miele’ con la quale ha partecipato all’edizione 2016 di “Nuove Traiettorie XL-percorsi di formazione per giovani autori | azione Network Anticorpi XL coordinata dall’Associazione Cantieri inserito nelle seguenti rassegne: ‘A maglie larghe’(2016) ‘Azioni in danza’(2017) Contagi festival(2017), festival ‘Troia Teatro’ 2017, ‘Open Dance’ Teatro Koreja (Le), Rassegna di Musica e Performance ‘Zone Umide’ (2018). Partecipa alla 10° edizione del festival Visioni di (P)arte con ‘Processing Duo’ del Collettivo Factor Hill di cui fondatrice, vincitore dell’avviso pubblico regionale pugliese ‘Laboratori urbani Mettici le mani’ con il progetto Uperform. E’ direttrice artistica della rassegna di PerformingArts ‘A maglie larghe’ e responsabile della sezione danza presso il laboratorio urbano Rigenera di Palo del Colle(BA). Lavora dal 2008 con la Cooperativa Sociale ‘I bambini di truffaut’ per portare l’espressione corporea nelle scuole pubbliche e nelle carceri.


SPETTACOLO OGGETTO DELLA RESIDENZA: Yellow Limbo (DANZA)

Il progetto dal titolo ‘Yellow Limbo’ è la naturale prosecuzione del lavoro di ricerca da me compiuta iniziata con il primo lavoro ‘Dita di miele’ che indaga il tema del trapasso e che come collante utilizza il miele sia come materiale di indagine corporeo/compositiva che come valore simbolico/antropologico: rituali post-mortem praticati nel sud Italia, momento di attesa e cambiamento ancestrali. Attualmente l’artista si sta dedicando al suo prossimo progetto sulle api con le danzatrici Lucia Pennacchiae Betti Rollo e il sound designer Pier Alfeo.
L’intento è quello di percorrere una corporeità simile a quella degli insetti e di provarne a individuare le necessità, una sorta di mimesi, una pure ricerca, la costruzione ha uno sguardo alle relazioni, alla precisa esecuzione e all’ascolto di gruppo durante l’esecuzione come un vero e proprio sciame, non si è mai soli, accomunati da un unico fine: danzare per produrre in uno schema ultra-ripetuto e in una incomprensione per le piccole aperture, perché ci sono e ci saranno sempre delle minoranze.
Le api. Le loro geometriche direzioni, l’incoercibile voglia di costruire, la produttività, la condivisione. Provare a rubare tutto questo e trarre spunti coreografici compositivi, suggestionati dal sistema sociale degli imenotteri.
Yellow Limbo (letteralmente sull’orlo) è uno spazio speciale riservato agli assaggi. E’ una voglia di gustare il movimento in maniera parziale, mai completa, grazie a una nota di giallo da passarsi come una palla. Una piccola celebrazione della naturale linea di indagine tra corpo-vibrazione-analisi-suono- duttilità-visione. Suddividendo la scena tra spazio-suono-incertezza e magnetismo. Quale il fine? La sospensione, la più aerea possibile.