RESTARE FUORI
Un progetto sulla vita sociale degli adolescenti.
All’origine del nostro progetto sono le ricerche sul fenomeno FOMA, acronimo di “Fear of
missing out”, ovvero la “paura di rimanere escluso”. A questo proposito ci siamo imbattuti in
un interessante articolo pubblicato dalla redazione di “3.14pm” magazine del Liceo Scientifico
Statale R. Nuzzi di Andria a firma di Giulia d’Ercole, che identifica perfettamente il contesto
nel quale intendiamo muoverci e il target di rifermento a cui vogliamo rivolgerci: gli
adolescenti. Qui di seguito alcuni passaggi.
“Essere un adolescente all’epoca dei social può non essere semplice come sembra: vivere a
metà tra la realtà cittadina e quella virtuale, fatta di vite perfette e di persone con corpi
strabilianti, può confondere, e distinguere i due mondi è un processo piuttosto complesso se
pensiamo alla quantità di contenuti a cui siamo sottoposti ogni giorno. I social contribuiscono
a farci apparire la vita degli altri interessante e quindi imperdibile e creano aspettative
decisamente troppo alte e non realistiche per un adolescente medio (ma non solo), poiché si
nascondono i difetti e le debolezze e si mostra solo una piccola parte della propria vita, quella
che crea hype e che purtroppo determina anche insoddisfazione continua, depressione e
ansia negli “spettatori”. Un fenomeno di cui si inizia infatti a parlare sempre di più negli ultimi
anni è la FOMO: il termine, acronimo di Fear Of Missing Out, è stato coniato nel 2004 da
Patrick J. McGinnis e indica una forma di ansia sociale caratterizzata dal desiderio di
rimanere continuamente aggiornati rispetto alle attività degli altri, e dalla paura di essere
esclusi dai contesti sociali gratificanti. La FOMO coinvolge sempre più giovani ed è
strettamente legata all’uso dei social media, infatti, sebbene la paura di essere tagliati fuori
dalla società abbia sempre accomunato grandi e piccoli di ogni epoca, con l’arrivo degli
smartphone e dei social e, in particolare, con l’introduzione del formato delle stories, ha preso
sempre più piede nella nostra generazione”.
RESTARE FUORI intende sviluppare il tema dei luoghi della socialità teenagers “tra i due
mondi”, quello virtuale e quelloz cittadino: esplorare e documentare il fenomeno FOMO
addentrandosi nel mondo dei social più utilizzati e indagare quali siano oggi tra gli adolescenti
i luoghi fisici di socialità e di relazione. Si vuole affrontare il rapporto che essi hanno con i
luoghi del territorio, quali sono quelli che frequentano, dove si ritrovano, come e quando li
vivono, quale esperienza hanno dello spazio fisico. Parallelamente si intende analizzare i loro
ambienti virtuali di ritrovo, le modalità di incontro, le esperienze vissute e se esiste una
connessione tra la modalità virtuale e quella reale.
Il progetto prevede un coinvolgimento diretto degli adolescenti ai quali si chiede di
raccontare la loro esperienza, di dialogare su questi temi, di scambiarsi riflessioni, idee,
lasciare emergere timori, paure, desideri. I materiali saranno raccolti attraverso la
realizzazione di audio-interviste e incontri di conversazione in piccoli gruppi. La restituzione è
pensata non solo per gli adolescenti che hanno contribuito al lavoro ma aperta a tutti e
proporrà un ulteriore momento di confronto a seguito dell’esperienza vissuta.
Presentazione del lavoro. La modalità scelta per raccontare questo lavoro mette in
relazione l’esperienza della realtà fisica con quella della realtà virtuale. La restituzione al
pubblico sarà un’originale forma “spettacolo”: una narrazione itinerante che ibrida i
linguaggi performativo-teatrale e video-cinematografico, della durata di circa 20 minuti,
da fruire con cuffie audio e tablet-video (tutta la strumentazione viene fornita da
acquasumARTE). Un cammino reale lungo un itinerario scelto. L’azione del camminare
diventa partecipazione diretta, coinvolgimento emotivo, esperienza viva che si va tessendo con quella multimediale.
La traccia audio, attraverso la forma del racconto corale, viene realizzata intrecciando le
testimonianze e i racconti personali a musiche, interpretazioni poetiche e indicazioni di
percorso. Una polifonia di voci e ritmi musicali che immerge lo spettatore in un cammino che
vuole essere di stimolo per una riflessione transgenerazionale profonda. La narrazione video,
oltre a svelare passo dopo passo il percorso, intreccia, attingendo dalla rete internet e
attraverso la tecnica del “found footage”, filmati di repertorio, video d’archivio, frammenti
video attuali, mescolando linguaggi e tecniche per trattare e articolare il tema in forma visiva.
acquasumARTE
Maurizio Capisani e Sabrina Conte, entrambi con una formazione artistica multidisciplinare e
un percorso professionale nel teatro, nella danza, nella produzione video e nelle arti visive,
creano nel 2007 acquasumARTE: con base a Milano e nell’ Oltrepò pavese, opera sul
territorio nazionale realizzando progetti site-specific.
Dal 2008 al 2012 gestisce uno spazio culturale a Pavia, dove affianca all’attività sul territorio
un lavoro costante di produzione: Not Now (2009-2012, performances multidisciplinari di
composizione istantanea), Madrigale 1.0 (2009 Gemine Muse, site-specific per i Musei Civici
di Pavia), Bisanzio (2010-2011, teatro d’innovazione). Nel 2011 vince il bando di Fondazione Cariplo Avvicinare nuovo pubblico alla cultura con il progetto di arte urbana Incursioni D’(a-
m)Arte per la città di Pavia. Nel 2012 è selezionato in residenza artistica alle Officine Creative Ansaldo di Milano con il progetto Oca Marziana per il quale produce la performance multimediale site-specific Crossing Memory O.C.A., l’installazione-performance Memory Play e lo spettacolo Metropolitan Requiem. Nel 2013 crea per Coreografia D’Arte Festival-Spazio Tadini Milano e Fondazione Boetti di Roma, lo spettacolo Le Felici Coincidenze sull’opera di Alighiero Boetti. Partecipa nel 2014 e 2015 a IT Festival Milano. Nel 2015 presenta al MAAM di Roma un’anteprima di Shoot the Queen ispirato al saggio Arte e potere di R. Gramiccia, che debutta al MilanoOff Isola Festival nel 2016. Realizza il progetto multimediale Audio Video Memory Experience a Lugnano in Teverina TR nel programma di residenza artistica
Verdecoprente Re.Te. dove è invitato per un secondo progetto. Nel 2017 crea Milano Isola
Memory Experience, presentato come collateral al MilanoOff Festival. Lo spettacolo Shoot
the Queen è selezionato per il Festival Più che danza e presentato al Teatro Fontana di
Milano. Dal 2017 al 2019 cura la direzione artistica di BressART Festival nell’Oltrepò Pavese.
Nel 2018 crea per il Festival di Filosofia di Ceccano FR, la performance Granma 82 – Nella
stanchezza ardente del mio sangue, ispirato al libro di R. Gramiccia Elogio della fragilità. Nel
2018 vince il bando IN/Visible Cities e PIM Off Milano, con AudioVideoMemoryExperience.
Nel 2019 Milano Isola Memory Experience è inserito nella stagione teatrale del Teatro Verdi
di Milano. Nello stesso anno presenta Leonardo Memory Experience a Festival IN/Visible
Cities e per Leonardo 1519-2019 a Gradisca. Nel 2020 realizza le versioni permanenti
bilingue di Gorizia Memory Experience e Gradisca Memory Experience. Nella stagione 2021-
2022 crea tre nuovi lavori site-specific che debuttano nell’estate 2022: Udine Memory
Experience per Terminal Festival a Udine, Di Fronte (progetto sulla Grande Guerra realizzato sul Carso) per Festival Contaminazioni Digitali e Déjà Walk spettacolo con cuffie wireless e
tablet, prodotto da Mittelfest e associazione 47/04 presentato in prima assoluta in Mittelfest
2022 a Cividale del Friuli.